Book Cover: Reinfried Marass Photographer
Stories in an Almost Classical Mode is a short story collection by the American writer Harold Brodkey, published in 1988 by Alfred A. Knopf. Most of the stories were published in The New Yorker, between 1963 and 1988. It was Brodkey’s first book in 30 years, and presaged his much-heralded but ultimately disappointing first novel The Runaway Soul. In fact, much of the material that would make up The Runaway Soul appeared in short story form in Stories in an Almost Classical Mode.
Literary critic Harold Bloom considered Stories in an Almost Classical Mode to be one of the essential works of Western literature (as he stated in his book, The Western Canon).
Stories
- The Abundant Dreamer
- On the Waves
- Bookkeeping
- Hofstedt and Jean—and Others
- The Shooting Range
- Innocence
- Play
- A Story in an Almost Classical Mode
- His Son, in His Arms, in Light, Aloft
- Puberty
- The Pain Continuum
- Largely an Oral History of My Mother
- Verona: A Young Woman Speaks
- Ceil
- S.L.
- The Nurse’s Music
- The Boys on Their Bikes
- Angel
Harold Brodkey: was an American writer, and novelist. (1930-1996)
if you like to read, sometimes it’s interesting just to go and see what the reality is, of the word, of the seedy or not so seedy fiction writer, the drunk or sober poet… Sometimes you…
― Harold Brodkey
Photographer: Reinfried Marass
“Il Marcel Proust degli stati Uniti d’America”. Così New York Times Book Review ha definito Harold Brodkey, di cui ora a diciassette anni dalla morte, nelle librerie italiane arriva “Storie in modo quasi classico”, pubblicato da Fandango.
È il passaggio tra infanzia e adolescenza il punto cruciale indagato e raccontato dall’autore che, in questa serie di racconti, tratteggia con la sua chirurgica precisione e in una sorta di autoconfessione, una serie di personaggi in “trasformazione”.
Non un romanzo di formazione inteso in senso classico, ma una folgorazione di maturità, tra ragazzini che perdono l’innocenza e piccoli uomini alla scoperta del piacere, spesso eroi che crescono e ricordano.
Il testamento letterario dell’autore torna dunque in libreria in attesa della grande sorpresa Fandango che pubblicherà per la prima volta in Italia “Runaway Soul”, il romanzo della vita cui Brodkey lavorò per circa trent’anni, pubblicandolo nel 1991. (Valeria Arnaldi)
Storie in modo quasi classico by Harold Brodkey
“Sulla copertina che il New York Magazine dedicò ad Harold Brodkey per l’uscita della raccolta “Storie in modo quasi classico”, avvenuta nel settembre del 1988, trent’anni dopo la pubblicazione di “Primo amore e altri affanni”, si legge in grande: “II Genio”. Lui, uomo schivo, cantore dei dolori dell’anima e del Sé, non mostrò mai di crederci troppo e tutto quello a cui si dedicò in vita lo fece nella speranza di essere scoperto poi, una volta morto. Eppure il suo universo narrativo è diventato leggendario, un liquido amniotico denso nel quale calarsi per esplorare le intimità della coscienza in una riflessione sul mondo filtrata dai sensi e dal ricordo. Quelle contenute in “Storie in modo quasi classico” sono vere e proprie rivelazioni: racconti che si esauriscono nel tempo di formazione dei loro personaggi, tutti colti in maniera sconsolata in quel preciso passaggio tra infanzia e adolescenza. Si rincorrono, in queste pagine, bambini che vivono folgorazioni epifaniche, ragazzini che perdono l’innocenza, piccoli uomini che scoprono l’estate del piacere, eroi che crescono, cambiano, diventano grandi e poi ricordano. Con quel tocco di leggera morbosità con cui ci inizia alle prime scoperte della vita, Harold Brodkey ci lascia lì, nei misfatti della memoria, così diversa dalla realtà che alla fine sembrerà quasi di trovarsi in un altro mondo.” inmondadori.it
I am sensible of the velocity of the moments, and entering that part of my head
alert to the motion of the world I am aware that life was never perfect, never absolute.
This bestows cont… ― Harold Brodkey
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Non mi capita mai di fare commenti sui blog che leggo, ma in questo caso faccio un’eccezione, perch il blog merita davvero e voglio scriverlo a chiare lettere.
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